Informazioni biografiche |
data di nascita: 22/08/1886 luogo di nascita: Venezia data di morte: 25/11/1967 luogo di morte: Roma |
biografia | Giorgio Levi Della Vida nasce a Venezia il 22 agosto 1886 in una famiglia ebraica assimilata. La professione del padre, dirigente di banca, conduce la famiglia ad abitare in varie città, ultima Roma. A Genova Giorgio si dedica agli studi di orientalistica, in seguito a una crisi religiosa. Nel 1904 si iscrive a Roma alla facoltà di lettere dove segue diversi corsi. Successivamente insegna all'Università laica del Cairo e alla scuola archeologica italiana di Atene. Nel 1911 si sposa con Adelaide Campanari dei marchesi di Castelmassimo di Veroli. Nel 1913 vince la cattedra di arabo al Regio Istituto universitario orientale di Napoli; nel capoluogo campano rimane due anni frequentando regolarmente la cerchia di Benedetto Croce. Richiamato in guerra, svolge compiti di censura e traduzione. Nel 1916 ricopre la cattedra di lingue semitiche all'Università di Torino fino a quando viene chiamato alla cattedra di ebraico e lingue semitiche all'Università di Roma. Antifascista della prima ora, su "Il Paese" e "La Stampa" esterna la sua netta opposizione al fascismo; dopo la marcia su Roma subisce le rappresaglie fasciste. Dopo il delitto Matteotti è uno dei fimatari del "manifesto" di Croce. Sempre più dedito all'insegnamento, nel 1927 accetta l'invito di Gentile a collaborare all'Enciclopedia Italiana con contributi apolitici: la collaborazione continua fino al 1937. Nel 1931 rifiuta il giuramento di fedeltà al regime rinunciando al contempo all'insegnamento e ai suoi proventi. Dal 1932 al 1939 è incaricato dal prefetto della Biblioteca apostolica vaticana a curare i manoscrtti arabi islamici. Con l'introduzione delle leggi razziali, lascia l'Italia per gli Stati Uniti accettando l'offerta di insegnare semitistica all'University of Pennsylvania di Filadelfia. Rientrato in Italia nel 1945, viene reintegrato nell'insegnamento e negli incarichi precedenti. Tuttavia l'atmosfera politica dell'immediato dopoguerra e alcune difficoltà familiari lo convincono a tornare in America con la moglie. Due anni dopo il rientro definitivo in Italia e la ripresa dell'insegnamento: fino al 1956 tenne la cattedra di storia e istituzioni musulmane presso l'Università di Roma. Nel 1955 morì sua moglie e dal '56 alla propria morte, avvenuta a Roma il 25 novembre 1967, Giorgio Levi Della Vida si occupa della pubblicazione dei suoi scritti senza abbandonare la sua attività di ricerca. |
professione | Docente universitario |
fonti |
Archivio CDEC, Fondo antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945, b. 12, fasc. 232 Gina Formiggini, Stella d'Italia Stella di David. Gli ebrei dal Risorgimento alla Resistenza, ed. Mursia, Milano 1970 http://www.treccani.it/enciclopedia/levi-della-vida-giorgio, 3/4/2015 |